Matematico francese. Fu professore di Analisi e Meccanica all'Ecole
polytechnique dal 1809 e, dal 1813, membro dell'Accademia delle scienze.
È ricordato per i suoi studi di meccanica razionale, in particolare per
quelli sulla dinamica dei solidi, e per le ricerche sulla teoria dei numeri e
sulle equazioni algebriche. Considerato il fondatore della teoria delle coppie
di forze, fra le sue opere si ricordano:
Elementi di statica (1803) e
Nuova teoria sulla rotazione dei corpi (1814) (Parigi 1777-1859). ║
Moto alla P.: moto rigido attorno a un punto fisso P e tale che le forze
applicate ammettano un momento nullo attorno ad esso. Si consideri l'ellissoide
d'inerzia I di centro P e il piano π a esso tangente nel punto Q in cui
è intersecato dall'asse di rotazione. Il luogo dei punti Q di contatto su
π si dice
erpoloide, quello su I
poloide del moto. Si
considerino ora i coni che dal punto fisso proiettano l'uno la poloide e l'altro
l'erpoloide. La superficie del primo risulta rigata dalle rette che diverranno
assi di istantanea rotazione, mentre la superficie del secondo è rigata
dalle rette solidali al corpo in movimento che divengono, nel prodursi del moto,
successivamente coincidenti con l'asse d'istantanea rotazione. Il moto di un
corpo rigido attorno a un punto fisso può essere realizzato mediante il
rotolamento senza strisciamento del cono mobile sopraddetto sul cono fisso. I
due coni prendono i nomi di coni di
P. e il corrispondente moto quello di
moto alla
P. Nel moto alla
P. il momento della quantità di
moto del sistema rispetto al punto fisso è costante.